venerdì 29 aprile 2016

Tappa II: Challand Saint Anselme - Albergo Montnery (fraz. Quinçod, 156) - Ore 21.00


Seconda tappa, Challand Saint Anselme!

Sarà interessante mostrare alcune "anomalie" evidenti del sistema attuale di conteggio della differenziata, uno dei grossi problemi legati al monopolio. 

E poi parleremo dei semi interrati, degli obiettivi dell'Unione Europea e di molto altro.
Partecipate numerosi!


martedì 5 aprile 2016

COMUNICATO STAMPA

Un nuovo attacco alla gestione “virtuosa” dei rifiuti arriva dalle amministrazioni di Brusson e Challand Saint Anselme. Secondo il piano presentato da questi comuni infatti la raccolta dei rifiuti dovrebbe avvenire grazie all’installazione di una serie di molok in aree prestabilite.
Chiaramente in controtendenza con quelle che sono le linee nazionali e regionali si continua a perseguire una linea che di ecologico ha veramente poco, per non dire niente, prova ne sia il recente caso del comune di Quart dove la scelta dei molok si è dimostrata disastrosa sia da un punto di vista gestionale che di impatto ecologico e ambientale. Il sindaco di Ayas, altro comune in cui la raccolta avviene attraverso i molok, si è lamentato pubblicamente durante una serata organizzata dall'Unité Evançon, sostenendo che dentro ai molok si trova di tutto. Edy Morabito, della ditta Quendoz, ha dichiarato nell'intervista rilasciata alla Gazzetta Matin (pubblicata lunedì 04/04) che il sistema migliore è il porta a porta.
La Valdigne, territorio montano, ha dichiarato (articolo Gazzetta Matin del 04/04) che nell'intera Unité si passerà al porta a porta; e sottolineiamo che è un territorio montano...
La regione spende 100.000 euro per redigere un piano regionale, in cui si dice che i molok sono una pessima scelta. Costano e riducono la qualità della raccolta. La domanda allora sorge spontanea: se né i cittadini né l’ambiente vengono avvantaggiati da tale procedura di raccolta, chi e perché ha interesse a spingere in questa direzione?
Perché Brusson e Challand Saint Anselme sprecano centinaia di migliaia di euro dei soldi dei cittadini, per imporre un sistema che non funziona e che costerà?
Come può il consiglio dei sindaci della Unité Evançon avallare tale scelta?
Il meetup Bassa Valle d'Aosta non resterà a guardare! Questa è una scelta sbagliata, che spreca i soldi dei cittadini, che è in contrasto con tutte le opinioni degli esperti, pagati dalla stessa Unité.
Per questo motivo, abbiamo aderito al Comitato Si Può Fare e lanceremo una serie di serate, in ogni comune della Unité, per informare i cittadini su quanto si sta per compiere a loro danno.
Loro non si arrenderanno mai... noi neppure!