Di Matteo Fontana
Il progetto parte dal presupposto che si voglia operare per
un rinnovo dell'intero stabile ad un costo contenuto. Al fine di contenere al
massimo importanti lavori di demolizione, si è pensato di adottare tecnologie
“leggere” e poco invasive.
Il concept
Un grande vuoto centrale. Una grande necessità di
riconvertire.
Versatilità, fruibilità e flessibilità a servizio della
società in continuo cambiamento.
La conformazione della sala del cinema Ideal
(platea+balconata) è stata l'input più importante per il progetto. Il cinema è
evidentemente luogo di emozioni e ricordi. Allora perché non mantenere parte di
questa memoria anziché riconvertire tutto l'edificio?
Così abbiamo fatto. La vecchia struttura fa da guscio
protettivo ad un nuovo cuore di attività. Il grande vuoto della platea viene
sfruttato con una struttura in legno che permette di creare altri due piani
completamente utilizzabili.
Il programma
Lo scopo proposto era quello di creare uno spazio di
condivisione e cultura.
Quello che è stato, quello che è, e quello che sarà devono
unirsi per generare un'architettura che possa rispondere sempre alle richieste
della comunità.
Il seminterrato è uno spazio enorme che potrebbe essere
riutilizzato come laboratorio comune e sala per tenere corsi e workshop. Un
luogo dove imparare facendo, affinando le proprie abilità manuali e al contempo
sviluppando un interesse per le nuove tecnologie (progetto FabLab).
L'ingresso rimane il punto di riferimento fondamentalmente
immutato per la gestione delle attività dell'Ideal.
Quella che era la platea adesso è comunque il fulcro del
complesso. La componente giovanile è sicuramente importante per rivitalizzare
un luogo che altrimenti verrebbe vissuto solo da determinate categorie sociali
(famiglie, anziani, …) non garantendo una ottimale ricambio generazionale. Si
propone quindi di realizzare un locale giovanile con spazio lounge e game area
con biliardi, ping pong e calcetto. Ma anche mantenere uno spazio aperto e
versatile dove poter sviluppare una pista da ballo per eventi serali o
allestire esibizioni temporanee.
La stanza sopra all'ingresso viene dedicata a luogo di
quiete, ideale come sala studio per gli studenti delle scuole e dell'università
di Verrès.
Il teatro/cinema viene ridotto convertendo la balconata in
una platea.
I due piani aggiuntivi sono essenziali e multifunzionali. Si
affacciano alla sala cinema da una parte e al vano scale dall'altra.
Possono essere utilizzati come spazi di coworking e/o sale a
disposizione delle associazioni del paese ma, grazie all'affaccio sul
cinema/teatro, la versatilità la fa da padrone. Quando necessario per
spettacoli teatrali, la parte frontale di questi piani diventa scena e palco
del teatro, proponendo un layout alternativo per gli spettacoli.
Il guscio esterno
L'efficientamento energetico era uno dei punti focali del
concorso. Escludendo la demolizione dello stabile non restava che addossarsi
all'esistente.
La coibentazione a cappotto esterno è quello più utilizzato
negli ultimi anni perché permette di agire su edifici esistenti senza
importanti lavori murari. Un pacchetto termico da 15 cm applicato sopra
l'intonaco esistente garantirebbe notevoli risparmi sul riscaldamento
invernale.
Volendo ricaricare di personalità l'edificio, è stato
fondamentale intervenire anche in facciata. Si è optato per una struttura
sospesa in listelli di legno disposti verticalmente in modo da creare una
geometria fresca garantendo la ventilazione della parete sottostante e
un'adeguata illuminazione delle finestre presenti.
Chiaramente con un lavoro di questa portata è necessario
sostituire tutti i serramenti datati. Sono state ingrandite le vetrate di
accesso all'edificio e sono state aperte delle finestre per l'illuminazione e
aerazione dei nuovi piani. Si ipotizza un buon rendimento con l'utilizzo di
serramenti a taglio termico con doppio/triplo vetro.
Il vano scala e ascensore
Si ritiene necessario, visto l'ampliamento del programma
dell'edificio, aggiungere un vano scala e ascensore. Questa estensione in legno
e policarbonato (che garantisce una buona illuminazione e resistenza termica)
si appoggia al lato est dell'edificio sopra a parte del seminterrato.
La struttura interna
Per la partizione interna si è voluto adottare una
tecnologia alternativa alla tradizionale costruzione in muratura. Si tratta di
un telaio di travi e pilastri in legno lamellare che vanno ad appoggiare in
asse con i pilastri già presenti nel piano interrato.
Il legno è un materiale leggero e adatto a lavori di
precisione dato che tutta la preparazione in sezioni prefabbricate assemblabili
viene operata in stabilimento. Una volta liberata la platea le porzioni di
telaio possono essere fatte passare per il varco creato sulla parete est del
cinema.
Per sviluppare un buon progetto è necessario che ogni
dettaglio venga pianificato con l'esperto del settore (efficienza energetica,
fonti rinnovabili, struttura lignea, programmazione eventi, …)
L'intervento è sicuramente di grosse proporzioni e le spese
di efficientamento energetico saranno quelle che prenderanno grossa parte del
budget.
Un progetto così ampio può mantenersi nel tempo (come
spiegato più in basso) ma i costi di rinnovamento non sarebbero comunque
recuperati a breve termine. L'ideale sarebbe appoggiarsi a progetti di
finanziamento europei e/o creare delle “quote Ideal” acquistabili da aziende,
famiglie o singoli soggetti come forma di donazione o ritorno di servizi
scontati per un determinato lasso di tempo.
Gestione
La gestione dell'edificio e delle attività potrebbe essere
affidata ad una associazione/cooperativa appositamente creata.
Oltre agli introiti del cinema/teatro, entrate certe ad alto
margine di guadagno arriverebbero dall'affitto di postazioni coworking,
dall'attività del bar e soprattutto dall'attività del laboratorio artigiano con
relativi corsi e workshop.
Si eviterebbero ulteriori spese costanti installando
pannelli fotovoltaici e solari termici che garantirebbero un auto-mantenimento
di base.
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